I bambini sono sempre più le vittime innocenti di guerre, violenze e morte. Basta pensare a cosa assistiamo oggi, in Ucraina e Palestina. Per un bambino che ha visto uccidere i propri genitori, è ancora possibile ricostruire la propria vita? E si può creare con l'assassino una relazione tale da salvarne l'anima? Questo romanzo è rivolto agli adolescenti, eppure affronta temi importanti, purtroppo tramite un approccio narrativo che richiama "Il piccolo Principe" di Antoine Saint -Exupery: insipido, moralistico, inverosimile. (si veda la recensione del "piccolo Principe" in questo sito). Pablo vive con i genitori in una piccola casa nell'estremo Sud del Cile, << dove nessuno arriva per caso.>> Angel è un assassino. Quando è accolto dai genitori di Pablo, non può fare a meno di ucciderli perché è l'unica cosa che sa fare. Mentre Pablo non è in casa, << là fuori, dal mare, risalivano nubi dense di pioggia.(...) Angel tirò fuori un coltello e lo piantò in gola all'uomo, poi in quella della donna. Sul tavolo, il vino e il sangue si mescolarono, tingendo di rosso tutte le profonde crepe del legno. >> Angel non uccide Pablo. << Risparmiare il moccioso lo faceva sentire sollevato. E, in più, lui lo avrebbe mandato al pozzo a prendere l'acqua.>> Nel tempo, si crea una relazione complessa tra Angel e Pablo; è un rapporto di mutua dipendenza: per Angel è la prima volta che sente un affetto per qualcuno, per Pablo << Angel è l'unica persona che si è preso cura di lui, l' ha nutrito, gli ha dato la volpe (che avevano accolto ancora piccola), (...) in un mondo dove solo i morti possono riposare, i viventi, essi, devono stringere i denti e sopportare la propria esistenza.>> Un giorno, camminando nella larga e desolata campagna del Cile, Pablo e Angel s' imbattono in una casa isolata, in una foresta, dove vive un vecchio boscaiolo. Qui, potrebbero vivere in pace; la bontà, che è in ogni uomo, potrebbe pure esprimersi in Angel. << Esistono metamorfosi molto discrete, disse il vecchio, quelle che accadono alla nostra anima, per esempio, non sempre sono visibili. (...) Angel afferrò il coltello nascosto nella sua tasca; sentì il manico tra le dita. (...) Avanzò verso Pablo. (...) Posò gli occhi su Pablo. (...) "Tieni, disse è per te". Il silenzio era totale. La lama del coltello rifletteva i bagliori delle candele.>> Possiamo ritrovare pace e fratellanza se il peggiore assassino può amare un bambino.
Un tema importante è portato avanti in modo superficiale e ambiguo. Innanzitutto, non è verosimile che un bambino abbia assistito all'uccisione dei suoi genitori e possa superare il trauma come ha fatto Pablo, così facilmente: è un modo per banalizzare il Male, per renderlo una cosa poco seria. In secondo luogo, l'amore non salva l'anima di un malvagio se questi non riconosce le proprie colpe e chiede perdono. Non è sufficiente piangere e compiere un bel gesto.
Perché non leggerlo? E' falso.