La protagonista ritorna a Trieste ad aspettare lʼaffidamento del figlio.
In unʼattesa estenuante, frammista di incontri e di eventi tragici ( lʼassassinio di una ragazza), la protagonista vive la sensazione di perdersi.
" Allʼimprovviso, come se quel silenzio avesse raggiunto il punto critico, lʼaria parve coagularsi, si frantumò in petali che scivolavano oscillando lungo la parete chiara.
Una decomposizione rapida, il pulviscolo fermentava trasparenze impreviste.
In quella sosta riprendevano sguardi allarmati e un senso di minaccia si disegnava nellʼatmosfera".
La frase che ho riportato sintetizza il pregio e i limiti del libro.
Si è di fronte ad una scrittura raffinata, più propria della poesia che della prosa, ma la ricerca della preziosità frammenta il racconto e il lettore si trova a sua volta confuso con notevoli difficoltà a capire il senso del tutto.
Perché non leggerlo ? Andrebbe letto a piccole dosi, ma io non sono riuscito a finirlo.