Maigret ritorna nel paese nel quale è cresciuto, in quanto è morta una vecchia contessa e sospetta che sia stata uccisa.
Esistono tutti i protagonisti di una possibile vicenda torbida: il giovane amante della contessa, il figlio che fa la bella vita, un giovane parroco, che forse conosce più di quanto dice e così via.
Nasce il ritratto di un ambiente di provincia, tratteggiato in realtà in modo superficiale e poco interessante.
Anche i personaggi ne escono piatti senza una reale analisi delle motivazioni che sono alla base delle azioni e dei fatti.
L’aspetto poliziesco è quasi inesistente e Maigret sembra una comparsa più che un commissario di polizia in grado di gestire e dirigere le indagini.
Probabilmente sono sfortunato, in quanto non riesco a leggere un libro di Simenon che mi piaccia.