Sconsiglio vivamente
e non lo rileggerei

Rabbit Redux

scritto da Updike John
  • Pubblicato nel 1971
  • Edito da Fawcett Crest Book
  • 352 pagine
  • Letto in Inglese
  • Finito di leggere il 18 luglio 2010

Sono gli anni ʼ 60 in una città di provincia degli Stati Uniti.
La guerra del Vietnam e i profondi cambiamenti, culturali e nei costumi, anche sessuali, fanno da sfondo al romanzo, il cui filone conduttore è sintetizzato molto bene da quanto dice il protagonista alla fine del racconto: " la confusione è soltanto un punto di vista personale di cose che operano in termini generali".
Si può rimanere sé stessi, come se niente fosse, in un " periodo terribile, di profonda confusione", quale quello che attraversava lʼAmerica negli anniʼ 60 ?

Henry fa il tipografo e conduce una vita apparentemente serena con sua moglie Janice e Nelson, il loro unico figlio.
I rapporti di coppia sono stati profondamente sconvolti dalla morte dellʼaltra figlia, generando un muro tra i due coniugi che non può non riflettersi anche nel sesso.
Henry può essere definito un conservatore: crede nei valori dellʼAmerica, nella giustezza della guerra del Vietnam e nel fatto che i negri debbano stare al loro posto.
Questo difficile equilibrio viene travolto dalla relazione di Janice con un collega, un greco, con il quale Henry ha una lite furiosa, proprio sulla guerra del Vietnam.
Janice abbandona la famiglia, per andare a vivere con lʼamante, ed Henry si fa carico della casa e del figlio.
Apparentemente sembra un uomo solido, in realtà sotto un apparente rispetto delle funzioni e delle convenzioni imposte da una società perbenista, Henry è profondamente inquieto.
Una sera viene invitato a cena da una amica, che è stata appena lasciata dal marito, e tutto farebbe pensare che la serata debba concludersi a letto, come vorrebbe la tradizione.
Invece, Henry non accetta gli evidenti segnali della donna e va a finire la serata in un bar, frequentato soprattutto da negri.
Qui conosce Jill, una strana ragazza fuggita da casa, e Skeeter, una sorta di visionario negro.
Li ospita in casa ed allaccia con Jill una relazione.
Una lunga parte del romanzo, resa prolissa e noiosa dalla forte impronta ideologica, racconta la vita dei quattro ( Henry, Jill, Skeeter e Nelson) e dellʼintreccio sempre più complesso ed ambiguo tra di loro.
Dagli spinelli si passa alla droga.
Jill va a letto anche con Skeeter e forse con Nelson, ma sono soprattutto dominanti la figura di Skeeter e la lettura dei testi della rivoluzione negra.
In qualche modo Henry ricompone il proprio mondo cognitivo al punto da difendere Skeeter con i vicini di casa.
Poi, un terribile incendio, forse attivato dagli stessi vicini, distrugge la casa e uccide Jill.
Henry, che aiuta a fuggire Skeeter, presunto colpevole per la polizia, perde tutto, anche il lavoro.
Il romanzo si conclude stancamente: Janice vorrebbe ritornare con Henry e lo convince a fermarsi in un hotel.
Ma troppo cose sono avvenute ed in particolare il peso della colpa grava su Henry: " Mi sento così colpevole" " Di che cosa ?" , risponde Janice.
" Di tutto" " Rilassati, non tutto è colpa tua" " Non posso accettarlo" " Egli lascia i suoi seni scivolare, li lascia fluttuare via, detriti meravigliosi".

Il pregio principale di Updike è lo stile narrativo e soprattutto la capacità di dare colore ai personaggi e alle vicende tramite un uso sapiente e ricco di aggettivi.
In questo romanzo manca proprio questo tocco, mentre prevale il bisogno dellʼautore di esprimere il suo punto di vista, conservatore e nostalgico dellʼAmerica anniʼ 50, sui grandi avvenimenti che hanno sconvolto gli Stati Uniti.
Il personaggio di Skeeter, lʼesaltazione dei principi rivoluzionari, le discussioni politiche sono banali e scontate.
Rendono prolisso il romanzo e soprattutto mettono in seconda luce la complessa trasformazione di Henry e la sua sofferenza, sostanzialmente esistenziale.

Perché non leggerlo ? È prolisso e profondamente datato.

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