Gradimento Medio-basso
e non lo rileggerei

La grande traversata

scritto da Shion Miura
  • Pubblicato nel 2011
  • Edito da Giulio Einaudi
  • 309 pagine
  • Letto in Italiano
  • Finito di leggere il 24 gennaio 2022
Siamo in una grande casa editrice, nell'ufficio preposto alla redazione dei dizionari. Pur essendo un business redditizio, lo staff è particolarmente ridotto, anche perché la preparazione di un nuovo vocabolario è un'attività eccezionale, un progetto difficile e complesso che non avviene ogni anno; tra un vecchio e nuovo dizionario c'è una continua revisione, che non coinvolge tuttavia l'intera struttura dell'opera. Impariamo come il dizionario debba essere esaustivo, aggiornato ma sintetico, anche perché inglobato all'interno di una pagina dove ogni lemma (così si chiamano le singole voci) deve avere uno spazio tale da non creare squilibri con gli altri lemmi. Per esempio, come descrivere un grande poeta dell'anno mille (samurai, monaco e poeta), al quale la tradizione diede il nome di Saigyo, termine ricco di significati, da immortale a pellegrino girovago sino a lumaca d'acqua dolce? Bisogna riportare alcuni versi del poeta? E' giusto dire che ogni giapponese "non può che emozionarsi" dinanzi alle poesie di Saigyo?  Un vocabolario dovrebbe essere preciso e obiettivo evitando di dare giudizi. Un altro problema è la carta, che deve essere estremamente sottile ma deve pure evitare che l'inchiostro trapassi il foglio andando a replicarsi nel retro della pagina.  Non c'è da stupirsi come la particolarità del lavoro richieda persone talmente assorbite dai segreti delle parole da non pensare ad altro. In modo compulsivo, " le studiavano e analizzavano con estrema freddezza, quasi come se le vivisezionassero. C'era qualcosa di vendicativo nella loro ossessione, come se dessero la caccia a un odiato nemico e raccogliessero informazioni per coglierlo con le mani nel sacco e fargliela pagare". La nostra storia inizia quando il responsabile va in pensione e cerca una persona che lo possa sostituire. Nell'ufficio c'è un collaboratore ormai esperto ma ha il difetto di non avere l'ossessione meticolosa necessaria per lavorare alla redazione di un dizionario. All'ufficio vendite lavora un giovane, un tipo dai "capelli da matto e che non si sbarazza mai di quegli odiosi copri maniche neri". Già il nome intriga il responsabile: Majime è una parola inusuale e pare che significhi fornitore di cavalli. Quando poi a pranzo il giovane descrive il suo passatempo preferito (guardare la gente prendere la scala mobile), il responsabile sa di trovarsi dinanzi al suo uomo. Come le persone si mettono in fila per due e in questo c'è un'armonia "favolosa, inafferrabile", esclama entusiasta Majime, così una marea impressionante di parole che arrivano da ogni parte vengono classificate e messe in colonna, sistemate alla perfezione nelle pagine di un dizionario: è in questo ordine sta il piacere del redattore di vocabolari. Majime prende via via possesso della nuova responabilità, si innamora e sposa una giovane e brillante cuoca. Sembrano una coppia improbabile ma li unisce la stessa meticolosità e ricerca dell'ordine: Majime nel lavoro di ricercatore ossessivo delle parole, la donna nella predisposizione perfetta dei piatti della cucina giapponese. L'editore decide di avviare un nuovo grande dizionario: chiamato "la Grande Traversata". Bisogna fare in fretta e bisogna sbaragliare la concorrenza, anch'essa al lavoro per pubblicare un vocabolario.  Occorre rafforzare lo staff e arriva un'impiegata dell'Ufficio Marketing. Incredula e spaventata dinanzi "all'espressione ardente, quasi diabolica" di Majime, Kishibe pensa di non avere le competenze e la passione: è dinanzi ad "una muraglia erta e spigolosa impossibile da scalare". Ed invece arriva a capire che quel nuovo vocabolario da pubblicare nel più breve tempo possibile, conciso e preciso come deve essere un buon dizionario, è per lei veramente una traversata. "Aveva portato avanti la sua vita e la carriera senza mai fermarsi a riflettere. (...) Prendere coscienza del potere delle parole (il potere non di ferire il prossimo ma di rispettarlo, di comunicare e di costruire sane relazioni interpersonali) le aveva insegnato a conoscere meglio sé stessa e a comprendere i pensieri e i sentimenti altrui".

Tutti noi, accaniti lettori, crediamo che le parole possano cambiare le persone, o almeno far conoscere meglio sé stessi e gli altri. Per sviluppare questa tesi, accattivante e intensa, sarebbe stato necessario approfondire i personaggi: Majime è invece un monolite, un predestinato alla passione morbosa per il particolare, Kishibe è più complessa come personalità ma perviene alla conoscenza di sé stessa  tramite il lavoro duro e determinato, senza che si capisca da dove viene e dove vorrebbe andare. Talvolta pare che l'autrice voglia dare un tocco di giallo all'intera storia: riusciranno i nostri eroi a fare il vocabolario contro mille difficoltà e imprevisti, malgrado lo scetticismo dei vertici aziendali? Ma la trama è lenta e senza sorprese, scadendo a tratti nel melodramma e nel superfluo.

Perché leggerlo? E' scritto in modo piacevole e fa scoprire il mondo dei vocabolari.

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