Gradimento Medio
e non lo rileggerei

Pride and Prejudice

scritto da Austen Jane
  • Pubblicato nel 1813
  • Edito da Penguin Classics
  • 399 pagine
  • Letto in Inglese
  • Finito di leggere il 18 aprile 2010

Nella società inglese del primo ottocento ciò che conta sono le regole della buona società: le maniere educate ed amabili, le ragazze da marito moderatamente istruite, i buoni matrimoni che danno una prospettiva di stabilità e di benessere.
Lʼapparenza così come il denaro dominano sovrani.
A queste due regole auree fanno eccezione due personaggi: Elizabeth, seconda di cinque sorelle appartenente ad una modesta famiglia, e Darcy, giovane ricco e di alto lignaggio.
Elizabeth è una ragazza orgogliosa e indipendente, che non accetta che il suo destino sia determinato da altri: " sono soltanto decisa ad agire secondo la mia opinione per avere la mia felicità".
Darcy è un uomo silenzioso, brusco e poco simpatico, cui interessa solo agire secondo le proprie convinzioni senza dar conto a nessuno.
Una società fatta di apparenze può essere, tuttavia, una trappola per una ragazza orgogliosa.
Le voci che circolano su Darcy sono negative e spingono Elizabeth a rifiutare con sdegno la proposta di matrimonio del giovane: la ricchezza non può sopperire alla cattiva opinione che la ragazza si è fatta di Darcy ! Ma lʼorgoglio può portare al pregiudizio se non si guarda alla sostanza.
Saranno gli avvenimenti, il racconto dellʼinfanzia del giovane, la visita alla casa dove è cresciuto, ossia una migliore conoscenza, a far capire ad Elizabeth la vera personalità di Darcy, a maturare lentamente lʼamore per il giovane.
Ma sarà la forza di carattere di Elizabeth a permetterle di superare le resistenze e le pressioni dei parenti di Darcy che non vogliono accettare un matrimonio, considerato troppo modesto.

Orgoglio e pregiudizio sono due lati dello stesso problema: pieni di sé stessi, chiusi nel proprio mondo, non si è capaci di comprendere gli altri.
" Ella si vergognò di sé stessa.
Non poteva pensare a Darcy senza sentire che era stata cieca, parziale, pregiudizievole, assurda.
Come avevo agito male, ella gridò, Io, che mi ero orgogliosamente basata sul mio discernimento ! Io che avevo valutato me stessa sulle mie abilità ! Che avevo spesso disprezzato il generoso candore di mia sorella e gratificato la mia vanità, in un inutile e colpevole sfiducia .
Come è umiliante questa scoperta ! "

È un libro estremamente moderno, che invita alla conoscenza e ai giudizi aperti non precostituiti.
Scritto in un inglese elegante, è tuttavia appesantito dalla complessità della struttura sintattica, che richiede una lettura attenta e non sempre facile.
Il ritmo narrativo è lento e alla fine risulta scontato.
Se si esclude la figura di Elizabeth, i personaggi sono spesso stereotipi, piatti e privi di vita.

Perché leggerlo ? Il fascino del libro è concentrato nella figura di Elizabeth, donna già moderna alla ricerca della propria affermazione.

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